Un vecchio mappamondo scolastico può valere da poche decine a diverse centinaia di euro, e nei casi più rari anche di più, se presenta caratteristiche precise di rarità, datazione e stato di conservazione. Il “segno nascosto” spesso è una firma, un marchio di editore o un numero di serie che lo collega a una tiratura limitata o a un cartografo noto.
Oggetto dimenticato o fortuna?
Non tutti i mappamondi sono da collezione: la maggior parte dei globi scolastici anni ’70-’90 resta in fascia bassa di prezzo, usati soprattutto come oggetti decorativi. I pezzi che interessano davvero ai collezionisti sono più rari, legati a periodi storici specifici, a editori riconoscibili e a dettagli cartografici ormai superati. Il fascino nasce proprio dalla scoperta casuale: un oggetto “normale” che, per un particolare, racconta un’epoca, un confine politico scomparso o una produzione artigianale di qualità.
Come riconoscere un mappamondo raro
Per capire se hai tra le mani qualcosa di speciale, parti da questi elementi visibili.
- Etichetta o cartiglio: cerca l’anno di produzione, il nome dell’editore, della tipografia o dell’artigiano (spesso vicino all’oceano o alla base del globo).
- Materiali: basi in legno tornito, metallo pesante, carta litografata o verniciata a mano indicano produzioni più antiche o di qualità, rispetto alle plastiche leggere stampate in serie.
- Cartografia: nomi di paesi oggi scomparsi (URSS, Jugoslavia, Zaire, ecc.), confini coloniali, errori o rappresentazioni insolite possono rendere il globo più interessante agli occhi dei collezionisti.
- Condizioni: screpolature leggere e patina sono tollerate; distacchi di carta, ammaccature del meridiano o basi rotte abbattono molto il valore.
Il segno nascosto
Il vero “salto di valore” spesso dipende da un dettaglio poco visibile.
- Firme e marchi: controlla il bordo inferiore del globo, l’interno della base o la zona vicino al polo Sud per firme di cartografi, sigle di editori storici o indicazioni di “edizione limitata” o “tiratura speciale”.
- Numerazioni: un piccolo numero inciso o stampato (per esempio “N. 23/200”) indica una serie limitata e può far crescere il prezzo rispetto a produzioni di massa.
- Stemmi e bolli: scuole prestigiose, istituti scientifici o amministrazioni pubbliche potevano apporre stemmi, timbri o targhette metalliche con inventario; questi segni, se originali, aggiungono interesse storico.
- Documenti: libretti didattici, cataloghi scolastici o fatture d’epoca che accompagnano il globo aiutano ad attribuirlo con precisione e a dimostrarne la provenienza, aumentando la fiducia degli acquirenti.
Cosa fare se pensi di avere un pezzo di valore
Se hai individuato marchi, firme o particolarità cartografiche, conviene muoverti con metodo.
- Fotografa bene il mappamondo: viste generale, dettagli di etichette, base, meridiano, eventuali numeri o stemmi, e particolari della cartografia.
- Conservazione: tienilo lontano da luce diretta, fonti di calore e umidità; evita di pulirlo con prodotti aggressivi, limitandoti a una spolverata molto delicata.
- Fatti dare un parere: un antiquario specializzato in cartografia o una casa d’aste che tratta mappe e globi può fornire una stima più realistica.
- Dove vendere: per oggetti comuni vanno bene mercatini e piattaforme generaliste; per esemplari rari è preferibile rivolgersi a siti e aste specializzate in antichità e cartografia.
Domande frequenti
- Come si data un mappamondo senza etichetta? Osservando la presenza o assenza di certi Stati e confini (per esempio la divisione delle Germanie, la nascita di nuovi paesi africani, la dissoluzione di URSS o Jugoslavia) puoi collocarlo in un intervallo di anni abbastanza preciso.
- Esistono falsi? Sì, esistono riproduzioni “in stile antico” che imitano i globi storici: di solito hanno cartografia moderna leggermente “invecchiata”, materiali troppo nuovi e nessun difetto coerente con l’età dichiarata.
- Valore affettivo vs valore di mercato: un globo del nonno può valere moltissimo per la famiglia ma poco sul mercato; il collezionismo guarda soprattutto a rarità, stato, datazione, marchio e domanda reale.
Se hai dubbi su un mappamondo specifico, puoi descriverlo (misure, materiali, cosa c’è scritto sull’etichetta) e aiutarti con questi criteri per capire se in soffitta hai solo un bel ricordo… o un piccolo tesoro.




